Airoldi Vetreria, di padre in figlio

Airoldi Vetreria è la classica azienda familiare italiana nella sua più alta ed interessante accezione.
Un’azienda in cui la famiglia fondatrice vive e fa vivere i suoi dipendenti che oggi si pongono come dei veri e propri componenti del nucleo.
I rapporti sono stretti, fatti di professionalità, ma non solo, di emozioni e di affetto.
Famiglia, ma non solo. Anche dipendenti scelti che sposano la filosofia aziendale ed entrano in questo mondo armoniosamente.

In Airoldi Vetreria tutti sono investiti di un proprio ruolo e competenza, ogni persona si autogestisce, ma secondo una logica d’interazione costruitivi coi suoi colleghi: aiutarsi e supportarsi sono elementi cruciali alla base del nostro modus operandi.
Per questo motivo Airoldi Vetreria ha instaurato con i suoi dipendenti un rapporto basato sulla fiducia, su un reciproco rispetto, senza troppi paletti e con una certa elasticità mentale.

Airoldi Vetreria è anche un insieme di valori, di modelli che si tramandano.

Nonostante la prima generazione sia stata molto breve, la seconda che vede come punto di riferimento Roberto è nel vivo, nel pieno di quel bellissimo e dinamico entusiasmo forse ancora poco “incosciente” perché seppur a volte il lavoro possa sembrare facile si evince la chiara preoccupazione (ed esistente) di riuscire a “fare in tempo”.
Oggi Airoldi Vetreria è nel cuore del cruciale passaggio generazionale dalla seconda alla terza generazione che molti identificano come la fase più critica per le family firm. Una complessità insita anche nel contesto economico attuale in quanto se diventare imprenditori negli anni ’80 non è stato difficile, oggi il mercato è saturo, la burocrazia assilla, la tecnologia “galoppa”…

Sulla base di questa consapevolezza la terza generazione non avrà la possibilità di godere delle numerose opportunità e prospettive di 40 anni orsono, dovrà affrontare lo stacco nonché la grossa diversità fra ieri e oggi che si traduce nel difficile ruolo del “relazionarsi fra le persone”.